Terra Antica, radici ancorate alla tradizione, sguardo rivolto al futuro


Dici Montepulciano e subito ti si affacciano alla mente gli splendidi vigneti della Valdichiana, perfettamente immersi ed integrati in una natura rigogliosa e di affascinamente bellezza.

Dici Montepulciano e pensi al vino che lo rappresenta nel mondo, quel Nobile la cui storia ed origine si perde nella notte dei tempi, capace di incarnare nel bicchiere l’anima più ricca, strutturata ed armonica del sangiovese toscano.

Tante – settantotto solo quelle associate al Consorzio del Vino Nobile – sono le aziende che compongono la galassia di questa importante e prestigiosa denominazione: alcune a dir poco storiche (al punto da avere ancora le cantine di vinificazione ed affinamento all’interno delle mura del centro storico di Montepulciano), altre relativamente giovani ma ugualmente unite nella difesa e nella preservazione dei caratteri che questo splendido terroir sa esprimere e raccontare in bottiglia.

Tra le realtà che rientrato in questa “nouvelle vague” di produttori c’è Terra Antica, un’azienda che nella versione attuale nasce nel 2013, e che ha la cantina e gran parte dei vigneti in località Sanguineto, considerata come una delle zone vitivinicole – il termine cru renderebbe meglio l’idea ma sarebbe improprio – di maggiore prestigio dell’intera denominazione.


Quindici gli ettari vitati, in buona parte disposti intorno all’azienda che nella realtà è anche un meraviglioso resort con piscina, da cui si ricavano cinque etichette: un Bianco da uve Malvasia/Trebbiane, un Rosato da Sangiovese in purezza, un Toscana IGT da Sangiovese e Merlot, il Rosso di Montepulciano e soprattutto il Nobile di Montepulciano, prodotto come da disciplinare da uve Sangiovese – qui chiamato con il nome di Prugnolo Gentile – con l’aggiunta di Canaiolo e Colorino.

Rispetto per la tradizione ma soprattutto per la terra da cui tutto trae origine i punti cardine in torno a cui ruota tutto il processo aziendale (sia in vigna che in cantina), processo che dal 2019 si è ulteriormente arricchito attraverso la certificazione biologica, ad oggi è applicata a tutti i vini dell’azienda.

Lo stile dei vini è classico, rispettoso dei caratteri varietali e – nei rossi - con un utilizzo del legno non invasivo ed omologante, oltre che caratterizzati da un apporto tannico mai sopra le righe.

Per approfondire la conoscenza dell’azienda ho poi rivolto alcune domande a Sofia Colella, responsabile Sales & Marketing dell’azienda, che ha accettato volentieri di rispondere. 

 

 

Buongiorno Sofia, e grazie mille per aver accettato il mio invito. Come e quando nasce il progetto Terra Antica?

Terra Antica così come la vediamo oggi è un progetto che muove i suoi primi passi nel 2013 quando la famiglia Schulz, da sempre innamorata della Toscana, decise di trasformare quella che era una storica azienda a conduzione familiare in una realtà moderna, sostenibile, innovativa, con l’intenzione e l’auspicio di lasciare la sua impronta nel meraviglioso territorio di Montepulciano.

 

Essendo parte di una denominazione tra le più blasonate e storiche dell’intero panorama vitivinicolo italiano, immagino che la parola tradizione ritorni molto spesso ed abbia anche un certo “peso”. Ma come si lega nel vino, a vostro giudizio, antico e moderno, tradizione ed innovazione?

Oggi non credo che possa esistere l’innovazione senza la tradizione. L’attualità in particolare ci impone di vederli come aspetti di una stessa medaglia. Nel mondo del vino, antico e moderno si possono legare coniugando le esigenze funzionali che sono alla base della produzione di un prodotto di qualità con interventi agronomici sostenibili. Dal 2019 abbiamo così optato per una produzione biologica certificata.

 

Qual è la vostra “ricetta” che sta alla base di un Sangiovese di qualità?

Sicuramente il rispetto. Rispetto per la terra, rispetto per il lavoro, rispetto per la tradizione vitivinicola toscana, rispetto per le caratteristiche organolettiche delle uve e delle mani che le raccolgono effettuando una rigida selezione solo dei grappoli migliori.

 

I vigneti sono tutti di proprietà? Dove si trovano? Età media delle vigne?

I vigneti sono tutti di proprietà e si trovano negli areali di Sanguineto e Nottola, a Montepulciano (SI), dove il Sangiovese trova la sua massima espressione. La vigna più antica ha 25 anni mentre l’impianto di nuovi vigneti specializzati è stato finalizzato nel 2020.

 

Quali sono i caratteri che a vostro avviso identificano maggiormente i vostri vini, ma più il Sangiovese prodotto all’interno della vostra DOCG rispetto a quello di altre importanti denominazioni limitrofe (Brunello di Montalcino e Chianti Classico su tutte)? Quali, invece i punti in comune?

I nostri vini si caratterizzano per una straordinaria morbidezza e per tannini fini. Ogni calice è un equilibrio perfetto tra personalità e piacevolezza.  Ed è proprio la morbidezza dei tannini a differenziare il nostro Nobile dal Brunello. Grazie ad un terreno in cui sabbia limo e argille si alternano e si mescolano, i vini acquisiscono struttura e profumo ma tannini fini. Il Nobile Terra Antica risulta così molto meno austero rispetto ad altri vini a prevalenza Sangiovese.

 

C’è un’etichetta o un’annata a cui siete particolarmente legati?

Sicuramente il Nobile 2015 - a cui sono stati riconosciuti 91 punti dalla rivista Falstaff - e il Rosato 2019, primo vino che l’azienda ha imbottigliato con certificazione biologica, una scelta ma al tempo stesso un obiettivo perseguito con determinazione perché per noi la sostenibilità è una precisa responsabilità a cui non ci si può più sottrarre.

 

Quali sono gli obiettivi futuri dell’azienda? Avete progetti in cantiere?

Ampliare la nostra gamma. Confidiamo di poter a breve allargare la famiglia Terra Antica con nuove etichette, tra cui Chianti e Pinot Noir. Continuare a crescere offrendo prodotti diversificati ma di qualità è l’unico obiettivo che ci siamo prefissati.

 

 

GLI ASSAGGI

 

Rosso di Montepulciano DOC 2019

90% Sangiovese 10%Merlot – Affinamento di 6 mesi in legno per l’85% in botte da 15/30HL e per il 15% in barrique

Giovane e senza difetti, accompagna bene il pasto anche se è un po’ a corto di personalità oltre che (leggermente) di struttura

Rubino/porpora, abbastanza intenso e denso, ottima limpidezza. Naso pulito, di buona intensità e discreta finezza e complessità, caratterizzato da note di ciliegia, eucalipto, pepe e leggera sfumatura boisè. In bocca mostra discreto corpo ed un equilibro leggermente spostato sulle durezze, anche se evidenzia una piacevole sapidità in grado di regalare piacevolezza al sorso. Persistenza sufficiente, finale lineare su note fruttate e ritorni speziati.

Giudizio personale: 82/100

 

 

Nobile di Montepulciano DOCG 2017

85% Sangiovese, 15% Canaiolo/Colorino – Affinamento di 24 mesi in botte per il 70% della massa, di 12 mesi in barrique per il restante 30%

Vino interessante, che ancora necessita di qualche tempo in bottiglia ma che sul cammino verso la piena armonia. Interpretazione ben riuscita di un millesimo non certo semplice.

Rubino/granato, limpido e luminoso, mediamente intenso e denso. Naso pulito, intenso, di media finezza e complessità, ancora caratterizzata da aromi frutta matura accompagnate da un sottofondo speziato e di violetta, oltre che da note boisè/vanigliate che danno profondità senza però coprire i caratteri varietali. Bocca di medio corpo, forse un filo sbilanciata sulle durezze ma nel complesso piacevole. Tannino maturo e di buona finezza, alcol tenuto ampiamente dentro le righe. Buona persistenza, finale coerente su note di ciliegia e rimandi speziati.

Giudizio personale: 87+/100

 

Nobile di Montepulciano DOCG 2015

85% Sangiovese, 15% Canaiolo/Colorino – Affinamento di 24 mesi in botte per il 70% della massa, di 12 mesi in barrique per il restante 30%

Nobile ben eseguito ed armonico, con ancora diversi anni davanti a sé. Forse manca un po’ di sfumature per l’eccellenza, ma rimane un prodotto di livello.

Granato, mediamente intenso e denso, eccellente limpidezza. Naso intenso e fine, oltre che di buona complessità. Note speziate e balsamiche a dominare il profilo, con delicate note fruttate ed agrumate in sottofondo. Bocca da mediomassimo, coerente al naso e nel complesso equilibrata tra acidità e morbidezze. Tannino presente ma integrato nella struttura. Media persistenza, finale in cui ritornano le spezie unite ad una nota alcolica leggermene fuori scala.

Giudizio personale: 88/100

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