I VIAGGIATORI GOURMET

In un periodo storico in cui sembra manchi tutto, dalle libertà a cui eravamo abituati (e che consideravamo scontate) alle certezze più o meno granitiche che accompagnavano la nostra vita di tutti i giorni - passando per soppressioni dello stato democratico più o meno bizzarre – credo sia evidente una cosa: non ci rimane altro che sognare. Sognare per sfuggire – anche solo per chi istanti - dalla realtà, sognare perché (almeno pe ora) è gratis, sognare per porsi nuovi obiettivi e rilanciare la propria autostima, sognare anche solo per passare un po’ di tempo a rilassarsi e fantasticare. Per questo, senza uscire dal tema vinoso, che ricorrente accompagna e scandisce la mia vita così come quella di tanti di voi, mi sono divertito a pensare alle mie “bottiglie dei sogni”, quelle che se non avessi limiti al budget, o più probabilmente qualora fossi un oligarca russo in giro per il mondo, ordinerei in quantità smisurate. Sono sette, tante quante le meraviglie del mondo antico, etichet

  In a historical period in which everything seems to be lacking, from the freedoms we were used to (and which we considered taken for granted) to the more or less granite certainties that accompanied our everyday life, I think one thing is evident: we just have to dream. Dreaming to escape - even if only for those moments - from reality, dreaming because (at least for now) it's free, dreaming to set new targets and relaunch one's self-esteem, dreaming just to spend some time relaxing and fantasizing. For this reason, without departing from the vinous theme, which recurs and marks my life as well as that of many of you, I enjoyed thinking about my "dream bottles", the ones that if I had no budget limits – or more likely if I were a Russian oligarch – would order in huge quantities. There are seven, as many as the wonders of the ancient world, mythical labels that - in some small cases - I have approached in these years of wine passion but which unfortunately (fo

Qualora mancasse la mia modesta opinione sul tema, semmai fossi in grado di aggiungere anche solo un granello di sabbia bisogno ad una grandezza già ampiamente dimostrata da decenni di capolavori immortali, anche io – come milioni di altri appassionati – posso dire di essere stato folgorato sulla via enoica della Rioja. Si, c’erano stati in passato numerosi assaggi di livello, bevute goduriose che mi avevano soddisfatto al punto da convincermi ad approfondire l’argomento. Ma come accade per un rapporto sentimentale, eravamo ancora ai primi approcci, agli avvicinamenti interessati ma senza che fosse scoccata la scintilla dell'amore, quella da “farfalle nello stomaco”, quella che quando ti prende non ti molla più. Quella che è arrivata l’altra sera, di fronte ad un meraviglioso figlio di questa terra e del genio enologico di Telmo Rodriguez, un Remelluri Reserva che mi ha stravolto al punto da farmi gridare al mondo (figurato, si intende...) di essermi innamorato dei vini della

If my modest opinion on the subject were missing, if I were able to add even just a grain of sand to a greatness already demonstrated by decades of immortal masterpieces, I too - like millions of other enthusiasts - can say that I was struck by the “Rioja wine road”. Yes, there had been numerous high-level tastings in the past, enjoyable and satisfactory drinks that had convinced me to investigate about this wine region. But as happens for a sentimental relationship, we were still at the first approaches, interested but without the love spark, that one that when it takes you does not give up anymore. That one arrived some evenings ago, in front of a wonderful son of Telmo Rodriguez and of this incredible land, a Remelluri Reserva who upset me to the point of making me cry to the world: "I fell in love with Rioja". And as happens every time you pass from interest to feelings, words get confused and struggle to get out of the mouth, so much is the whirlwind of emotions