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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Cantine Faralli a Cortona: oltre al Syrah c’è di più

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Dici Cortona e, oltre ad uno dei borghi più belli dell’intero centro Italia – location di innumerevoli film e fiction di successo – il pensiero corre subito al Syrah, vitigno originario del Rodano che qui, in questo lembo di terra di Toscana con vista sull’Umbria e sul lago Trasimeno, se non proprio una seconda casa ha trovato quanto meno una splendida depandance, un luogo in cui dar vita a vini di grande fascino, carattere e qualità. In questo meraviglioso pezzo di Centro Italia, più precisamente a Fasciano, nella zona meridionale della DOC Cortona, a metà strada tra la città da cui prende il nome la denominazione e lo splendido borgo di Montepulciano ha sede Cantine Faralli, l’azienda di cui voglio parlarvi oggi. Una realtà con una storia comune a quella di altre aziende vitivinicole della Toscana ma non solo, un lungo viaggio familiare, un’epopea iniziata più o meno un secolo fa prima come mezzadri e poi come coloni per proseguire, negli anni Cinquanta, con l’acquisto della propriet

Diario di viaggio virtuale di un (quasi) neofita alla scoperta dell’Alsazia del vino

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Durante il periodo che la pandemia ci ha obbligato a vivere, una delle cose che mi sono maggiormente mancate sono stati gli eventi, momenti di crescita ma anche giornate spensierate in cui ritrovarsi insieme a produttori, addetti ai lavori e semplici appassionati per condividere – davanti ad un calice – le impressioni sul meraviglioso mondo che ci accomuna. Pian piano si sta ripartendo, e l’auspicio di noi tutti è di non dover più tornare indietro, ma occorre ammettere che l’anno appena trascorso, in cui la nostra socialità – in tema di vino ma non solo – è stata forzatamente limitata, ha portato con sé anche qualche piccolo risvolto positivo, situazioni o opportunità che in condizioni di “apparente normalità” non avremmo potuto cogliere. Personalmente, una di queste è stata la possibilità di partecipare al Millésimes Alsace Digitasting, una fiera virtuale su un territorio – l’Alsazia - che da tempo sentivo di voler approfondire ma che fino a ieri rappresentava, per me, quasi una t

Virtual travelogue of an (almost) neophyte discovering the Alsace of wine

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  During the period that the pandemic forced us to live, one of the things I missed most were the events, moments of growth but also carefree days in which to meet together with producers, professionals and simple enthusiasts to share impressions of the wonderful world that unites us. Slowly it’s starting again, and the hope of all of us is not to have to go back, but we must admit that the year just ended, in which our sociality was forcibly limited, it also brought with it some small positive implications, situations or opportunities that in conditions of "apparent normality" we would not have been able to seize. Personally, one of these was the opportunity to participate to Millésimes Alsace Digitasting, a virtual fair on a territory - Alsace - which I wanted to deepen to many time but which until yesterday represented, for me, almost a blank canvas, a story yet to start writing. In addition to having been able to attend a series of thematic webinars on this territor