Terra Sapori Umbri, storia di passione, amicizia e follia

 


Quella che vi presento oggi è una storia che parte da lontano, un racconto che fonda la sua esistenza su alcune parole chiave, termini che – quasi come fossero inseriti in un refrain – ritornano e si sovrappongono con il trascorrere degli anni.

E’ innanzitutto la storia di una PASSIONE, quella all’inizio degli anni ‘90 porta Sandro Morettini a dare una svolta alla sua vita, decidendo di investire tempo e denaro sulla viticoltura in un momento in cui il mercato andava in direzione diametralmente opposta, quando parecchie realtà ricevevano incentivi per espiantare i vigneti a vantaggio di colture a maggiore resa.

Ma è anche la storia di una lunga e duratura AMICIZIA, quella tra Sandro e Roberto Corsetti, entrambi accomunati dalla comune passione per la terra, per la viticoltura e per il territorio in cui entrambi vivono la loro vita, quello delle colline intorno allo splendido borgo medievale di Todi.

Amicizia che si lega infine ad un pizzico di sana FOLLIA, convincendoli – nel 2018 – ad intraprendere insieme un percorso difficile ed ambizioso, quello di trasformare in vino le uve che entrambi coltivano da anni, a cui aderisce con entusiasmo anche Luca, figlio di Roberto.

Da qui nasce il progetto Terre Sapori Umbri, azienda giovane ma determinata e di estremo interessante, che come obiettivo primario si propone la valorizzazione e la promozione dei vitigni autocnoni del territorio tudense, primo fra tutti il Grechetto, di cui vinificano sia il più classico e conosciuto biotipo bianco che il più raro – e per molti aspetti più interessante – Grechetto Rosso.

Avevo avuto la fortuna di scoprire i loro vini qualche tempo fa, ma ho approfittato dell’occasione concessami per conoscerli personalmente (quantomeno in forma virtuale) e farli conoscere a voi, attraverso un’intervista a cui hanno deciso di rispondere con entusiasmo.


Buongiorno ragazzi. Come e quando nasce il progetto Terra Sapori Umbri?

Siamo da generazioni coltivatori e creatori di impianti di vigneto, e da diversi anni vendevamo uva ad altre cantine della zona. Poi nel 2018 si è presentata l’occasione di prendere in affitto una struttura dove lavorare le nostre uve e trasformarle in vino, e da lì è partita la nostra avventura.

 

C’è un aneddoto, legato a questi anni ed alla vostra avventura di produttori, che ricordate con piacere?

Ci torna in mente quando per la prima volta abbiamo lavorato il Grechetto Rosso in cantina, un’uva che non sapevamo potesse avere un tale potenziale. Colore viola profondo, profumi di frutti di bosco ed intensi aromi speziati. Uno vero spettacolo per i sensi!

 

Già nel nome richiamate sia la Terra che l’Umbria, la vostra regione. Immagino quindi che il legame con questi “elementi” sia molto forte per voi. O sbaglio?

Non sbagli affatto. Il legame con il nostro territorio è molto forte, e rappresenta - insieme alla passione e all’esperienza nel settore – uno dei i nostri principali punti di forza.

 

Sul vostro sito mi ha poi colpito l’attenzione e l’importanza che riservate alle parole RISPETTO ed AUTENTICITA’. Cosa significano per voi questi concetti, nella vita di tutti i giorni ma soprattutto applicati all’arte del vino?

Rappresentano gran parte del senso dell’azienda, e si esplicano nel seguire da noi ogni singola fase del processo. Al giorno d’oggi sono poche le realtà come la nostra che progettano e creano vigneti, li seguono di persona nelle varie lavorazioni e potature fino   ad arrivare alla raccolta delle uve, alla loro trasformazione in vino ed all’affinamento in cantina. La maggior parte delle aziende oggi compra vino e compone il proprio blend.

 

I vigneti sono tutti di proprietà? Dove si trovano? Età media delle vigne?

La maggior parte sono vigneti che abbiamo sono in affitto, sono localizzati in diverse aree della denominazione e la loro età media si aggira intorno ai 10 anni. Ma proprio quest’anno abbiamo reimpiantato 12 ettari in terreni di proprietà.



Mi sembra di capire che la vostra più che un’azienda è una vera e propria “famiglia del vino”. Come è organizzata?

Diciamo che la nostra forza risiede in questo, oltre che nel fatto di gestire in autonomia tutta la filiera di produzione. Noi siamo Sandro Morettini e Luca Corsetti, e ci occupiamo rispettivamente della gestione della vigna e della gestione della cantina e del marketing. Roberto Corsetti è l’agronomo che segue le lavorazioni dei vigneti, mentre Gianluca Mugnari è l’enologo che si occupa della produzione in cantina.

 

C’è un’etichetta a cui siete particolarmente legati?

Sicuramente il Grechetto Rosso, perché è un vigneto che abbiamo riscoperto quindi è molto più che un’etichetta, in quanto rappresenta una vera e propria sfida, che anno dopo anno ci sta regalando belle soddisfazioni.

 

La vostra azienda opera all’interno di una denominazione (quella del Grechetto di Todi DOC) certamente di valore ma non proprio dentro il circuito della critica e degli enoappassionati. Pensate ci siano dei fattori che hanno limitato – e limitano tuttora – la crescita di questo territorio vitivinicolo?

Il mio modesto parere è che l’Umbria non abbia perseguito in questi anni una politica forte di marketing per far conoscere i suoi prodotti, che pertanto risultano un po’ abbandonati a sé stessi. Poi sicuramente manca anche la coesione e l’aiuto reciproco tra viticoltori e produttori di vino.

 

Quali sono gli obiettivi futuri dell’azienda? Avete progetti in cantiere?

Per ora il nostro obiettivo è far crescere il nostro marchio il più possibile. Come saprai quando sei un’azienda nuova all’interno di un mondo come il vino dove si predilige sempre nomi blasonati (anche un po’ per ignoranza) è molto difficile farsi notare, ma siamo certi che il lavoro fatto e che stiamo facendo ci ripagherà sempre più anno dopo anno.

 

Gli Assaggi

 


Grechetto di Todi Superiore DOC 2019

100% Grechetto di Todi (6.500 bottiglie/anno)

4 mesi in acciaio inox / botti di rovere + 4 mesi in bottiglia

 

Paglierino luminoso. Naso non intensissimo ma preciso e ben delineato, fine e di discreta complessità. Note floreali, frutta bianca, sfumature che ricordano la frutta esotica. Bocca di medio corpo, molto fresca e con richiami minerali, nel complesso ben equilibrata da morbidezza e calore alcolico. Media persistenza, finale su note fresche, quasi agrumate. Piacevole conferma.

Giudizio personale: 86/100


 


Grechetto Rosso Umbria IGT 2018

100% Grechetto Rosso (3.500 bottiglie/anno)

3 mesi in acciaio inox + 5 mesi in botti di rovere + 6 mesi in bottiglia


Rubino/porpora, molto intenso, mediamente denso. Naso pulito ed intenso, mediamente fine e complesso. Amarena, frutti di bosco, leggera speziatura, eucalipto. Bocca di buon corpo e coerenza (fruttata/speziata), più larga che profonda. Asciutta e calda, equilibrio un filo spostato sulle morbidezze ma comunque piacevole. Media persistenza, finale su note amarognole e con rimandi balsamici.  Giovane ma dal carattere ben delineato. Il tempo gli donerà maggiore finezza e complessità.

Giudizio personale: 85/100

 



Roveto Rosso Umbria IGT 2018

50%Merlot 50%Cabernet Sauvignon (13.000 bottiglie/anno)

6 mesi in acciaio inox + 6 mesi in bottiglia

 

Rubino integro, intenso e denso. Naso pulito ed intenso, abbastanza fine e complesso. Note fruttate a dominare il profilo (ciliegia, ribes, mora), sfumature erbacee in sottofondo. Bocca di medio corpo e buona coerenza, non molto complessa ma ben equilibrata tra acidità e calore alcolico. Media persistenza, finale in cui ritornano ancora le note fruttate unite ad una leggera sfumatura dolce. Taglio bordolese piacevole e ben fatto, anche se meno interessante dei vini che l’hanno preceduto.

Giudizio personale: 84/100

 

Commenti

  1. Non conoscevo il grechetto rosso né questa Cantina. Grazie!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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