L'ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA
Per questo motivo - oltre che per altri che potrete immaginare - sono decisamente scettico nei confronti di guide e/o critici che incensano etichette da pochissimo sul mercato, premiandole con giudizi il più delle volte fuori dalla grazia del Signore (che spero non me ne voglia per questo ardito accostamento...).
Naturalmente, in questo ambito così come in ogni altro, esiste l'eccezione a conferma della regola.
Che stavolta si chiama San Leonardo 2020.
Eh sì, l'iconico Grand-Vin di casa Guerrieri Gonzaga, taglio bordolese di Cabernet Sauvignon (in prevalenza), Carmenere e Merlot, anche in questa versione super-premiato dalla critica.
Rosso che ho provato - con il mio consueto scetticismo misto naturalmente a rispetto ed interesse - durante la presentazione romana della Guida Essenziale 2026 di Doctorwine (alias Daniele Cernilli), che l'ha premiato come Vino Rosso dell'anno.
Ebbene si, stavolta ammetto di essermi trovato di fronte ad un vino stupefacente, in tutti i sensi del termine.
Rubino granato integro e luminoso. Naso splendido, con la consueta impronta aziendale ma se possibile ancora più complesso del solito, naturalmente considerando la giovanissima età. Frutti di bosco, mentolo, arancia sotto spirito, anguria, tabacco leggerissimo ad arricchire il profilo. Bocca eccellente, bellissima acidità in ingresso a ravvivare il sorso ed equilibrare l'importante struttura. Delicata sapidità a rendere ancora più armonioso l'assaggio. Tannino fitto ma molto fine. Eccellente lunghezza, (a voler cercare il pelo nell'uovo) giusto un filo di alcol in eccesso sul finale.
Grandissima versione, per mia esperienza la migliore assaggiata appena uscita (96/100 sul mio personalissimo cartellino, citando il grande Rino Tommasi)
Un vino da godere fin da ora ma che sono sicuro darà soddisfazioni anche negli anni a venire.

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