VINOINTORNO 2024, UN DECENNALE DA RICORDARE
Come vi sarà ormai noto adoro
partecipare agli eventi connessi al mondo del vino, per me prima di tutto
passione e desiderio di scoperta.
Quindi non posso che apprezzare
particolarmente quelle manifestazioni che sanno trasmettere amore per il nettare
degli dei, quelle in cui gli stessi organizzatori, prima ancora che
"addetti ai lavori" sono persone capaci di innamorarsi di un
produttore o infervorarsi tra loro per una bottiglia più o meno convincente rispetto
alle aspettative, uomini e donne che sanno affrontare l'assaggio con spirito critico, disincanto e liberta dai preconcetti, senza naturalmente tralasciare attenzione e competenza.
In ragione di ciò nel mio cuore di
appassionato (seppur competente e di lungo corso) VinoIntorno – kermesse
enologica che si tiene ogni anno ad Olevano Romano – rappresenta una sorta di
non-plus-ultra degli eventi enologici, un’occasione a cui anche volendo non potrei mancare, oltre che in ragione dell'affetto e della stima che mi lega a
Pasquale Pace (aka Il Gourmet Errante) e più in generale a tutti i ragazzi
dell'Associazione ExtraWine.
Quest'anno, in occasione dell'edizione del Decennale se possibile si sono fatte le cose ancora più in grande, a partire dalla
bellissima location della Piazza dell'Annunziata, appena fuori il paese ma con
vista diretta sia sul Centro Storico di Olevano che sulla valle sottostante, proseguendo
con i numerosi eventi “accessori” che si sono tenuti nel periodo di svolgimento
della manifestazione, a partire dalla presentazione della Guida 2024 “I luoghi
del Cesanese”, edita da Carlo Zucchetti ed in cui quest’anno ho avuto l’onore,
oltre che la responsabilità, di far parte della giuria che ha (dopo degustazione
rigorosamente cieca) decretato le bottiglie meritevoli del massimo riconoscimento dei
Tre Acini.
Tantissime le etichette proposte in
degustazione (circa 700 da oltre 250 produttori), provenienti da un po' tutto
lo stivale enoico, con focus particolare sul "principe" del
territorio, il mio amato Cesanese, relativamente al quale è stato possibile
trovare - e naturalmente assaggiare - un po' tutte le referenze.
Ottimo anche il riscontro del pubblico
nel corso delle quattro serate in cui si è svolto l'evento, specialmente l’ultimo
giorno (sabato 22) in cui si è registrato un sold-out andato oltre le più rosee
aspettative, a dimostrazione di una manifestazione che anno dopo anno non
finisce di crescere e stupire e che sta sempre più uscendo dal carattere di
“evento locale” per entrare in quello di kermesse eno-gastronomica riconosciuta ed apprezzata a livello nazionale.
Tantissimi assaggi, dicevamo, all’interno
dei quali ho fatto davvero fatica a scegliere i miei preferiti tanto era elevata la densità di vini di livello, un'incombenza a cui non mi sono però voluto
sottrarre nemmeno stavolta.
Ed in cui - data la vicinanza temporanea
con gli europei di calcio – ho ben pensato di proporre la mia personale Top 11
dell’evento, che trovate qui di seguito.
Una selezione a dir poco top, composta
di vini tecnicamente ineccepibili ma al tempo stesso capaci di emozionare (ed
emozionarmi), etichette in alcuni casi molto note, in altri decisamente più di
nicchia, ma che non posso che consigliare in toto ad occhi chiusi.
Partendo da un tema su cui la politica nostrana, da tempo immemore capace solo di slogan ma trasversalmente priva di contenuti e senza memoria storica, ha recentemente molto "dibattuto", voglio chiudere così:
Una Decima (edizione) questa si da ricordare, apprezzare e di cui andare orgogliosi.
11) Arenaria Dolceacqua DOC 2022 – Roberto Rondelli
100% Rossese da singola vigna. Vinificazione ed affinamento
in acciaio. Prezzo in enoteca: 18-22€. Naso molto elegante, di impronta
borgognona (che comprendo bene possa dire tutto e niente, ma tant’è…). Bocca in
spinta, coerente, di bella lunghezza e profondità, forse solo un filo
amarognolo sul finale. Etichetta che non conoscevo ma che mi ha decisamente
convinto. (91)
10) Fiano di Avellino Tognano Riserva
DOCG 2021 - Rocca del Principe
100% Fiano proveniente da singolo vigneto sito nella
contrada da cui prende il nome. Prezzo
in enoteca: 20-25€. Naso giovanile ma già di buona espressione ed
articolazione, oltre che tipologico. Bocca ricca ma al tempo stesso affilata e
verticale, come deve essere un Fiano di Avellino di fascia alta e da cui – per
di più – ci si aspetta importanti capacità evolutive (91+)
9) Kaplja Collio DOC 2020 - Damijan
Podversic
Blend di Chardonnay, Malvasia e Friulano. Macerazione
sulle bucce per 60-90 giorni, affinamento in legno per 24-36 mesi a seconda
dell’annata. Prezzo in enoteca: 38-45€. Orange delicato ed elegante ma al tempo
stesso espressivo. Naso un filo meno impattante del solito, seppur molto pulito
e tipologico, bocca ricca e decisa, di gran lunghezza e caratterizzata da un
tannino tutt’altro che trascurabile. (92)
8) Brunello Montalcino DOCG 2019 -
Pietroso
100% Sangiovese Grosso, affinamento di 36 mesi in botte
grande di rovere di Slavonia. Costo in enoteca: 50-60€. Naso ricco ed
articolato, con il frutto nitido in primo piano e sfumature speziate e di tabacco
dolce in sottofondo, bocca coerente, calda e rotonda, di importante acidità e
tannino al momento un filo sopra le righe, oltre che di eccellente persistenza
e dal potenziale evolutivo a mio parere decisamente importante. (92+)
7) Brunello di Montalcino DOCG 2019 – Giodo
100% Sangiovese Grosso, affinamento di 30 mesi in botte di rovere francese. Prezzo in enoteca: 120-140€. Naso molto elegante, in cui l’impronta balsamica emerge in maniera evidente. Bocca coerente, ricca, ancora giovane ma già ben equilibrato. Tannino pieno ma di texture fine, lungo sul finale. Etichetta tecnicamente top, che versione dopo versione dimostra continuità su altissimi livelli. Peccato – per noi comuni mortali – solo per il prezzo. (93)
6)Trebbien Marche IGT 2021 - Valter
Mattoni
100% Trebbiano, affinamento di 12 mesi in legno a contatto con le sue fecce nobili. Prezzo in enoteca: 20-25€. Naso intenso ed espressivo, in cui il tocco artigianale si percepisce ma resta in sottofondo. Bocca di grande struttura, saporita, estremamente lunga. L’assaggio più sorprendente della manifestazione, a dimostrare una volta in più che se il terroir è grande e la mano del produttore è felice, anche un vitigno “poco nobile” come il Trebbiano può dare vita a vini capaci di emozionare. (93)
5)Barbaresco Rabajà DOCG 2021 –
Giuseppe Cortese
100% Nebbiolo da singolo ed omonimo cru, affinamento di
almeno 20 mesi in botti di rovere di Slavonia. Prezzo in enoteca: 50-60€. Naso
molto bello, varietale oltre che in pieno stile aziendale, giocato su note di viola,
fragoline di bosco e liquirizia. Bocca coerente, tannino felpato, ancora
giovane e con margini ma gustoso e saporito. Persistenza già da vino top. Anche
stavolta la solita garanzia. (93+)
4)Le Pergole Torte Toscana IGT 2021 -
Montevertine
100% Sangiovese proveniente dai migliori vigneti
aziendali, affinamento di 24 mesi in legni di varie dimensioni. Prezzo in
enoteca: 250-280€. Naso splendido, che nonostante trasudi gioventù mostra
un’eleganza che ha pochi pari, almeno nello stivale enoico. Bocca in
continuità, di viva acidità ma già accattivante e saporita, tannino setoso.
Etichetta iconica e dal prezzo ormai inarrivabile, di cui si è scritto tutto
(anche troppo) e che in alcuni casi mi sono permesso di criticare, soprattutto
in giovane età. Ma che stavolta – almeno per il sottoscritto – ha mostrato una
versione sì dal grande potenziale ma al tempo stesso piena espressione del
territorio e dell’impronta aziendale. (93+)
3) Priore Mozzatta Cesanese del Piglio
DOCG 2021 - La Visciola
100% Cesanese di Affile proveniente da singola vigna di
circa 60 anni di età. 12 mesi in tonneaux di rovere. Prezzo in enoteca: 30-40€.
Naso potente ma al tempo elegante, a cui manca un filo di definizione ma che sa
farsi apprezzare. Bocca splendida, cesellata, di grande freschezza e dal
tannino di finissima texture. Finale lunghissimo. Il migliore all’interno di
una batteria da urlo, l’etichetta che a mio giudizio anno dopo anno rappresenta
uno dei riferimenti più mirabili del Cesanese e del territorio del Piglio. (94)
2) Titolo Aglianico Vulture DOC 2021 -
Elena Fucci
100% Aglianico proveniente da vigneti siti nell’omonima
contrada/cru. Affinamento di 12 mesi in barrique di primo passaggio. Prezzo in
enoteca: 28-35€. Naso vulcanico, molto bello ed articolato, dove a note di
grafite e di frutta rossa si fondono delicati rimandi speziati e boisè. Bocca
in continuità, super saporita, grintosa ma al tempo stesso rotonda e succulenta,
di grande integrità ed eccellente lunghezza. Etichetta (e relativa produttrice)
che adoro, ma che quest’anno – se possibile – ha sfoggiato una versione
addirittura superiore alle attese. (94)
1) Rossomatò Marche IGT 2019 - Valter
Mattoni
100% Bordò (Grenache), affinamento di 24 mesi in barrique.
Prezzo in enoteca: 80-90€. Naso non potente ma molto complesso ed elegante,
giocato su note di piccoli frutti, sfumature orientali, rimandi boisè e
venature balsamiche. Bocca super, integra e ricchissima ma al tempo stesso di
grande bevibilità ed equilibrio, dal tannino felpato e di chilometrica
lunghezza. Cos’altro si può chiedere ad un vino, se non di non finire mai? (95)
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