OLTRE IL PRECONCETTO

Metti una sera a cena.

In cui per affiancare dei pici al tartufo ed un'ottima tagliata, dopo una rapida ricerca in cantina scelgo di aprire il Sagrantino Chiusa di Pannone 2008 di Filippo Antonelli.

Quindici anni possono essere pochi per (alcuni) grandi vini, ma nella stragrande maggioranza dei casi risultano un ostacolo invalicabile, anche quando i soggetti sono etichette ricche di blasone e/o provenienti da terroir che per definizione, quasi fosse un volere divino e precostituito, vengono ritenuti capaci di evoluzioni pressoché infinite.

Ma che invece, alla riprova dei fatti, raramente - o quantomeno non certo nella maggioranza dei casi - sanno regalare emozioni, con profili olfattivi stanchi ed evoluti  e con strutture che hanno perduto da tempo il grip e la progressione dei giorni migliori.

Stavolta, per mia fortuna, le cose sono andate in maniera alquanto differente.

Con un Sagrantino - si, avete letto bene, il tanto bistrattato e vituperato Sagrantino, che la vulgata o il comune pensare vuole ricco solo di alcol e dal tannino monolitico - a ricordarmi che quando il vino è grande, e quando il produttore asseconda con maestria il potenziale del terroir ed il carattere dell'annata senza cercare di stravolgerli o piegare a gusti e/o mode passeggere ed effimere, il tempo diventa un alleato anziché un nemico da temere.

E che anche il Sagrantino, nelle sue migliori espressioni, sa essere elegante, complesso, armonioso e soprattutto bevibile - oltre che capace di essere mutevole ma sempre piacevolissimo con il trascorrere dei giorni - senza per questo snaturare il suo DNA.

Sagrantino Montefalco DOCG Chiusa di Pannone 2008 - ANTONELLI SAN MARCO

100% Sagrantino - Fermentazione sulle bucce per 3/4 settimane, affinamento di 30 mesi in botti di rovere prevalentemente grandi. Singola vigna omonima, estesa per 2.70ha e caratterizzata da terreno argilloso/calcareo, posta a circa 400m di altitudine ed esposta a Sud.

Annata (la 2008) caratterizzata da una primavera particolarmente fresca e piovosa, da un'estate asciutta con temperature nella norma del periodo e con periodo vendemmiale (fine settembre - inizio di ottobre) fresco e con elevate escursioni giornaliere.

👁️Granato integro, limpido, denso, leggermente meno intenso della media ma ancor più fascinoso

👃Molto pulito, intenso, decisamente elegante per essere un Sagrantino, oltre che piuttosto complesso. Frutti di bosco, sandalo, etereo, speziatura delicata (chiodo di garofano, china), nota terziaria di carne arrostita in sottofondo

👄Corposo ma senza le spigolature e gli eccessi tipici del vitigno, coerente, ben equilibrato, con acidità (quasi) inalterata e bella morbidezza a compensare le parti dure. Tannino pieno ma al tempo stesso di ottima tessitura. Persistenza molto buona, finale lungo e di grande pulizia su note di frutta matura e caffè

Uno dei migliori Sagrantino mai bevuti, un rosso senza il benché minimo difetto, un vino a cui affiancare la parola straordinario non è bestemmia. Chapeau all'azienda ed al terroir da cui proviene.

(95/100)

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