LA MAGIA DEL VINO FA TAPPA AL CIRCEO

Lo scorso weekend, nella sempre bellissima e nostro malgrado troppo poco frequentata cornice del borgo storico di San Felice Circeo, si è svolta la prima edizione di Circeo DiVino, due giorni enogastronomica organizzato dall’enoteca online MyWineStore nelle persone di Francesco Somma e Marzia De Fazio e che si è avvalso della collaborazione di numerosi sponsor.

L’evento ha visto la presenza in degustazione di circa sessanta aziende nazionali – con in più qualche sconfinamento Oltralpe e nel Nuovo Mondo – oltre che lo svolgersi di numerosi eventi accessori quali show-cooking e masterclass.

Su tutte la verticale del Fiorduva di Marisa Cuomo, vero e proprio gioiello enologico della Costiera Amalfitana ed un approfondimento sull’Alta Langa DOC, a mio giudizio uno dei territori di maggiore interesse e potenziale per quel che concerne il panorama del Metodo Classico nazionale.

L’organizzazione – almeno il giorno in cui abbiamo avuto occasione di partecipare – si è rivelata a dir poco impeccabile, con sommelier preparati e spazi a disposizione decisamente ampi.

La location ha poi fatto ulteriormente la sua parte, questo è sicuro, ma a differenza di altri eventi in cui ambienti claustrofobici o organizzazioni dietro ai banconi a dir poco approssimative creavano problemi e disagi (finendo per “svalutare” la qualità dei vini presenti), stavolta le condizioni per degustare con piacere ed in tranquillità c’erano davvero tutte.

Per quanto concerne i vini presenti in degustazione, la parte del leone – come era prevedibile considerato il periodo – l’hanno fatta bianchi e spumanti, con un livello medio degli assaggi decisamente buono e qualche punta di eccellenza sparsa qua e là tra gli stand.

Un evento che ci sentiamo di promuovere al 100% (al di là della consueta difficoltà di trovare parcheggio in una domenica estiva nel Borgo Storico di San Felice, comunque non un qualcosa imputabile agli organizzatori), e che speriamo non rimanga un’edizione isolata, un'oasi nel deserto, ma che piuttosto diventi un evergreen dell’estate enologica pontina.

Le premesse sembrano esserci tutte.

 


Di seguito (e come di consueto) il dettaglio con i migliori assaggi che – giudizio assolutamente personale – abbiamo avuto modo di fare nel corso della manifestazione.


5) Demetra Brut Nature Franciacorta DOCG 2017 - Mirabella (89/100)

Chardonnay 70%, Pinot Nero 20%, Pinot Bianco 10% - Parte della massa fermenta in barrique, in resto in acciaio. Batonnage per 4/5 mesi, affinamento minimo di 55 mesi sui lieviti. Prezzo in enoteca: 25-30€

Paglierino con riflessi dorati, limpido e luminoso. Naso intenso, e di buona finezza e complessità, giocato su note di crosta di pane, fiori gialli, agrumi e pasticceria (tipo Babà al rum). Bocca coerente, secca, molto sapida ed in spinta, agrumata in centro bocca, oltre che ben equilibrata Carbonica non invadente. Persistenza buona, finale coerente con alcol appena accennato. Interessante, una bella scoperta nel panorama Franciacortina molto spesso saturo di vini omologati e poveri di personalità.


 

4) Derthona Colli Tortonesi Timorasso DOC 2021 – Walter Massa (90/100)

Timorasso 100% - Fermentazione in vasche d’acciaio più altri 12 mesi in sospensione sulle fecce nobili. Prezzo in enoteca: 18-22€

Paglierino, mediamente intenso, buona densità. Naso intenso, di bella articolazione e complessità, giocato su note di fiori gialli, miele, frutta matura ed arricchito da sfumature balsamiche. Bocca ricca ma composta, varietale ma più alcolica e meno minerale/in spinta rispetto ad altre versioni, anche se ugualmente piacevole e di buon equilibrio complessivo. Lunghezza importante, tannino leggerissimo che emerge comunque con il trascorrere del tempo. Finale su note fruttate e leggeri richiami ammandorlati. L’anima e la quintessenza del Timorasso. Un rosso vestito da bianco, come sempre una sicurezza anche se probabilmente non in una versione “stellare”.



3) Marlborough Sauvignon Blanc 2021 – Kim Crawford (90/100)

Sauvignon Blanc 100% - Uve provenienti da vigneti aziendali selezionati. Fermentazione ed affinamento in acciaio. Prezzo in enoteca: 16-20€

Paglierino scarico come da “standard” della tipologia, abbastanza denso, molto limpido. Naso anch’esso tipologico, con le tipiche note della foglia di pomodoro, di pesca gialla e di rimandi esotici (mango, papaya). Bocca coerente, ancora più marcata dalle note esotiche rispetto alla bocca, con una nota impattante di passion fruit a dominare la scena. Buona sapidità, media persistenza. Finale su note agrumate e su rimandi di ananas e mango. Coerente dall'inizio alla fine, il classico SB di Marlborough in cui sai già cosa aspettarti ma che si dimostra come sempre piacevolissimo.

 

2) Filari di Mazzon Alto Adige Pinot Nero DOC2019 – Ferruccio Carlotto (90+/100)

Pinot Nero 100% - Fermentazione con macerazione per circa 10 giorni. Malolattica svolta in barrique, affinamento per 12 mesi in botti grandi e barrique. Prezzo in enoteca: 25-30€

Rubino/granato, discreta intensità e densità, nella media della tipologia. Naso di media intensità, ma complesso e di buona finezza. Fragoline di bosco, lamponi, carne arrostita, rimandi dolci di vaniglia, sfumatura sulfurea appena percepibile. Bocca buona, di medio corpo, sapida ma senza eccessi, varietale, equilibrata e coerente al resto. Tannino ampio ma al tempo stesso di eccellente texture. Persistenza molto buona, finale in crescendo su leggeri rimandi di mandorla amara. Vino proveniente dalla zona di Mazzon, uno dei cru di elezione del PN altoatesino. Ottimo e sicuri con margini evolutivi.


1) Derthona Colli Tortonesi Timorasso DOC 2021 – Claudio Mariotto (91/100)

Timorasso 100% - Fermentazione in vasche d’acciaio più altri 12 mesi in sospensione sulle fecce nobili. Prezzo in enoteca: 20-25€

Paglierino/dorato, intenso e di buona densità. Naso pulito, non complessissimo ma intenso ed espressivo agrumato, marcato da note agrumate, di fiori bianchi ed arricchito da note di pietrisco in sottofondo. Bocca coerente, affilata e minerale ma al tempo stesso potente, armoniosa e piacevolissima, con un carattere ben definito ed una struttura quasi da rosso. Bella persistenza, finale pulito ma incisivo su note ammandorlate. Ottimo, al momento da preferire rispetto al cru Cavallina 2020, simile nelle note gusto/olfattive ma meno aperto ed espressivo.

 

Commenti

  1. Degno di nota e sicuramente tra i migliori vini degusstati la malvasia istriana collio 2022 di Venica,avvolgente rotondo sapido,minerale con una grande freschezza, un vino da leccarsi i baffi visto anche la minuscola produzione..una vera chicca

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    1. Peccato non averla assaggiata allora... Ma promettiamo che alla prima occasione utile cercheremo di colmare questa lacuna. Un abbraccio e grazie per il commento

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