Ristorante Satricvm, viaggio alle origini della cucina gourmet pontina


La provincia di Latina da qualche anno a questa parte vive un periodo di fermento gastronomico, una sorta di “rinascimento del gusto” in cui la cucina gourmet incomincia finalmente ad uscire dall’ambiente di nicchia cui era sempre stata confinata.

Anche la critica del settore – che fino a qualche anno fa faceva parecchia fatica a spingersi oltre Roma – sta cominciando ad affacciarsi con continuità da queste parti, e con essa stanno arrivando alcuni riconoscimenti importanti (tra cui la Stella Michelin ad un ristorante della provincia).

Ma se volessimo tornare indietro, se cercassimo di riavvolgere il nastro di un film ancora in divenire, ci accorgeremmo che quasi tutti gli interpreti di questa splendente e luminosa nouvelle vague – direttamente o meno – hanno un’origine comune, un punto da cui è iniziato il loro percorso professionale o da dove hanno tratto ispirazione per le loro creazioni.

Una strada che passa necessariamente per Le Ferriere ed il ristorante Satricvm, la casa dello Chef Maximiliano (Max) Cotilli, che da oltre dieci anni rappresenta un riferimento di valore assoluto – oltre che tappa imprescindibile – all’interno della ristorazione pontina.

Un locale immerso nella campagna dell’Agro Pontino, lungo una via in cui i filari di viti dominano e caratterizzano il paesaggio, in cui eravamo già stati diverse volte in questi anni ed in cui abbiamo deciso di ritornare con grande piacere e curiosità qualche giorno fa.

Ad accoglierci – in una location dall’eleganza delicata e discreta, mai pacchiana o fuori le righe – una bella squadra di ragazzi giovani e preparati, ma soprattutto la padrona di casa, quella Sonia Tomaselli che, oltre ad essere sommelier estremamente competente ed appassionata, condivide fin dal principio questo splendido progetto con il marito Max.

Obiettivo – dichiarato già nel nome, che richiama la storia dell’Agro Pontino, e perfettamente centrato nei fatti – è quello di fornire un’interpretazione personale del territorio, con la capacità di raccontarne la tradizione e l’identità attraverso piatti di ispirazione moderna ed innovativa, per certi versi avanguardistici e con in più contaminazioni fusion derivanti dalle esperienze internazionali dello Chef.

Come da tradizione, abbiamo optato per il menù degustazione da cinque portate, lasciando, una volta tanto, al nostro amato vino il solo compito di accompagnare con discrezione il percorso gastronomico, che doveva essere – ed è stato – il protagonista indiscusso della giornata.

 

Tanti i momenti da ricordare, tante le portate che ci hanno colpito per capacità di raccontare il territorio e le materie prime che esso esprime, ma anche attraverso sapienti combinazioni tra gusti apparentemente antitetici o meravigliosi giochi di consistenze.

Il racconto sarebbe lungo, quindi ci limitiamo a citare due soli piatti, quelli per cui – più degli altri – il nostro stupore, il nostro “wow”, è stato quasi un obbligo morale.

In primis i tortelli con ripieno al bagnato piemontese (mollica, aglio ed acciughe), con vongole e finocchietto marino, un piatto meraviglioso in cui la combinazione dei sapori (dolce/sapido/amaro/piccante) si è rivelata essere un mix semplicemente perfetto.

E poi – come dimenticarlo – l’Uovo rivisitato (Uovo nero, Cintarella Bassianese, Trombetta, Tartufo), piatto complesso e per certi versi estremo, che anche se volessimo faremmo fatica a descrivere, tante sono state le sensazioni (alcune di puro godimento, altre al limite dell’estasi) che abbiamo provato durante l’assaggio.

Insomma, un’esperienza capace di lasciare il segno, una giornata che ricorderemo con grande piacere, ma soprattutto un ristorante di grande qualità e valore, in cui siamo stati benissimo anche in questa occasione ed in cui – siamo certi – torneremo ancora molte altre volte in futuro.

 

Ristorante Satricvm

Str. Nettunense, 1227

Le Ferriere, Latina (LT)

Sito web: https://blog.maxcotilli.com/

 

P.S. La foto di Max e Sonia è tratta dal profilo Facebook del Ristorante, ed è opera del maestro Lido Vannucchi

Commenti

  1. Grazie per il consiglio non lo conoscevo 😊

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  2. Dalla tua descrizione un ottimo ristorante e le foto dei piatti non mentono dei veri capolavori. Una cena così non l'avrei dimenticata neanche io.

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