In libro veritas: 6 libri sul vino che non potete perdere


Leggere un buon libro, a prescindere dall’argomento che esso tratta, è sempre cosa buona e giusta, ed i testi a tema enoico non si sottraggono a questa regola aurea.

Certo, il vino è un universo basato sulla pratica “bevitoria”, fatta di bottiglie aperte e di calici degustati, ma guai ad ignorare (o dimenticare) i fondamenti teorici che stanno alla sua base, vere e proprie pietre miliari capaci di indirizzarci nella via della conoscenza e della consapevolezza enoica.

Inoltre, la lettura di un libro a tema “vinoso” è argomento molto trasversale, consigliabile e consigliato a prescindere dal nostro livello di conoscenza in materia.

Per un neofita è quasi un percorso obbligato, una necessità inderogabile per iniziare ad orientarsi in questa complessa ma al tempo stesso meravigliosa giungla, un modo per puntellare e far propri dei concetti su cui costruire la sua futura enciclopedia.

Ma anche per un appassionato di lungo corso la lettura è spesso stimolo per partire verso nuove avventurare enoiche o più semplicemente per ampliare le proprie conoscenze, anche perché – come non smetterò mai di dire – vale il detto “non si finisce mai di imparare”.

Ma al di là di questo solito ed inutile incipit, quali sono i migliori libri mai scritti sul vino, quelli che dovreste necessariamente leggere?

Bella domanda, a cui non è affatto facile rispondere, visto che la letteratura enoica è davvero vasta, ed ogni anno si arricchisce di nuovi titoli, testi spesso assai poco interessanti ed originali, che nulla aggiungono a quello che già tutti sappiamo (o che dovremmo sapere).

Da parte mia, ho provato a dare la mia personale risposta al quesito, raccontandovi i libri che più di tutti in questi anni di passione enoica hanno saputo arricchirmi, contribuendo in maniera fondamentale alla mia formazione in materia.

Visti i risultati che hanno prodotto su di me potrei suggerirvi di non leggerli (😊), ma sono certo che voi saprete farne miglior uso.

Buona lettura (in tutti i sensi)!

 

 

Vino al Vino – Mario Soldati

Sarà pure un titolo scontato, sarà per molti versi un tomo pesante e apparentemente slegato dai nostri giorni, racconterà il vino in un modo “antico”, lontano anni luce dalle forme comunicative che vanno per la maggiore in questi anni, fatte di apparenza e titoli ad effetto.

Ma rimane un libro imprescindibile, per conoscere e capire cos’era il vino italiano (più o meno) 50 anni fa: un mondo semplice ma perfetto, fatto di tradizioni contadine spesso arcaiche ed arretrate ma perfettamente in armonia con la natura, luogo e punto di partenza per il rinascimento della nostra enologia.

Nessun paese può costruire il suo presente e progettare il suo futuro se non conosce – o peggio ancora se ha dimenticato – il suo passato.

Non ricordo di chi sia questa frase, ma credo sia perfetta per l’occasione, per testimoniare – qualora ce ne fosse bisogno – la grandezza e l’importanza culturale di questo testo.

 

 

Degustare il Vino. Il grande libro della degustazione – Emile Peynaud

Se “Vino al Vino” è il Vangelo di ogni appassionato degno di questo nome, questo è senza ombra di dubbio la Bibbia, il luogo cartaceo in cui trovare i fondamenti su cui basare la propria cultura in materia.

Un libro “globale”, tradotto in molte lingue e scritto da uno dei mostri sacri dell’enologia moderna, quell’Emile Peynaud che con i suoi studi e le sue ricerche ha dapprima rivoluzionato i vini di Bordeaux per poi influenzare – direttamente o meno – l’evoluzione del gusto in ogni parte del globo.

E’ certamente un testo estremamente tecnico, quindi non proprio adatto a chi si avvicina da poco a questo mondo – peggio ancora se senza conoscenze in ambito enologico – ma è ricchissimo di informazioni ed affronta con cognizione e minuzia pressochè tutte le tematiche dell’universo enoico.

Più che leggerlo come fosse un romanzo, va utilizzato come un’enciclopedia da cui attingere al momento del bisogno: vedrete che troverete la risposta che cercate!

 

 

Elogio dell’Invecchiamento – Andrea Scanzi

Passare da un mostro sacro dell’enologia come Peynaud a un giornalista fuori dagli schemi come Scanzi equivale ad un triplo salto mortale all’indietro: un po’ come confrontare “Un Borghese piccolo piccolo” di Monicelli con la saga di Fantozzi per descrivere vizi e virtù dell’italiano medio.

E’ palesemente un’eresia, ma il paragone ha un suo senso (seppur molto recondito), ed il libro di Andrea Scanzi – tra parentesi uno dei miei giornalisti tout-court preferiti – non sfigura davanti ai monumenti del genere.

Un libro scanzonato ma al tempo stesso chirurgico, con quel brio che lo rende irresistibile e te lo fa leggere tutto d’un fiato, che nelle intenzioni dell’autore non credo avesse l’intenzione di essere un riferimento della letteratura enoica ma che nei fatti è finito per diventarlo.

Fornisce la visione dello scrittore dell’universo vinoso, attraverso il racconto di grandi terroir della nostra penisola e di alcuni dei suoi interpreti più iconici, ma è al tempo stesso ricchissimo di aneddoti spassosi, che fanno sorridere ma anche riflettere circa le distorsioni che spesso accompagnano il mondo che noi tutti amiamo.

Insomma, un vero bestseller sul vino, dissacrante e trasversale come solo il suo autore sa essere.

 

 

Atlante Mondiale dei Vini – Hugh Johnson & Jancis Robinson

L’opera omnia sulla geografia del vino, ristampata in praticamente ogni lingua del mondo ed in innumerevoli versioni aggiornate.

Se state cercando una regione vitivinicola, anche la più recondita ed insignificante, sono certo potrete trovarla al suo interno, altrimenti - con buona probabilità - vi state sbagliando.

Ma, al di là del nome per certi aspetti fuorviante, non è un soltanto semplice “agglomerato” di carte geografiche e di dati – più o meno significativi - sul vino.

E’ un testo di notevole spessore ed importanza, che tratta con grande dovizia di particolari sia temi legati alla storiografia che temi di attualità enoica: dai cambiamenti climatici in atto, all’evoluzione del gusto e delle tecniche produttive e di gestione agronomica, ma anche all’emergere di nuove realtà nel panorama vitivinicolo mondiale, sia come produttori che come consumatori.

 

 

Il Respiro del Vino – Luigi Moio

Libro importante e di spessore, probabilmente l’ultimo testo italiano a tema enoico uscito dalla nicchia degli appassionati, e divenuto (quasi) un bestseller.

Scritto da Luigi Moio, uno degli enologi italiani più validi e rispettati a livello internazionale, focalizza la sua attenzione sull’origine e sull’evoluzione dei profumi che ritroviamo accostando il nostro naso ad un bicchiere di vino, ma nei fatti finisce per essere un manuale di enologia a 360°.

Non è un libro di immediata comprensione, data l’impostazione tecnica ed accademica del suo autore, ed oltre tutto non è propriamente scorrevole, ma fornisce un’infinità di spunti interessanti da cui partire per farsi le cosiddette “domande giuste” e crearsi una nostra cultura enoica, lontana da quella che critici, esperti, sedicenti influencer o mode del momento cercano di inculcarci.

 

 

Borgogna, le vigne della Côte d’Or – Armando Castagno

Se esiste un “addetto ai lavori” a cui vorrei assomigliare (non fisicamente, si intende...) è di certo Armando Castagno, giornalista, scrittore e critico capace come nessun altro di coniugare grandi competenze tecniche, capacità divulgative fuori dal comune ed una buona dosa di autoironia.

Non potevo quindi non chiudere questa carrellata di cultura parlando del suo ultimo lavoro editoriale, divenuto in breve tempo un piccolo/grande caso editoriale, ricercato da tutti gli appassionati e ristampato - se non erro – già diverse volte.

Un’opera per cui il termine monumentale non è esagerato, imponente anche nelle dimensioni e nel peso (un "mattone polacco" di più o meno 4kg), che per la prima volta in Italia racconta con dovizia certosina la Borgogna del vino, la meta di arrivo di ogni wine-lover, la patria di alcuni tra le più grandi – e ahi noi costose – etichette al mondo, ma al tempo uno dei luoghi enoici più complessi da conoscere, comprendere e decodificare.

Un volume in cui Castagno, come una sorta di moderno Virgilio, porta a spasso il lettore per i vigneti della Côte d’Or – il meglio del meglio che la Borgogna è in grado di offrire – sviscerandone ogni dettaglio con rigore e precisione ma al tempo stesso con l’ironia e la leggerezza che lo contraddistingue e che lo rende unico e inimitabile.

Aggiungo soltanto che contiene più di 400 monografie di vigneti (in molti casi inferiori ad un ettaro di estensione) da cui si rende evidente come il focus – più che sulle aziende o sui produttori – sia davvero puntato sul terroir e sulle mille sfaccettature che anche differenze geografiche apparentemente insignificanti sanno generare sul prodotto finale.

Leggerlo tutto d’un fiato – e soprattutto ricordarne i contenuti una volta terminato – è impresa a dir poco titanica, ma è così didattico ed interessante che consigliarvelo è il minimo che possa fare.

Commenti

  1. Grazie per i consigli. Adoro leggere e il vino mi appassiona moltissimo. Prenderò spunto da alcuni titoli che hai scritto 😃🍷

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  2. Ciao Ago devo dire che il respiro del vino se pur non essere una lettura facile Luigi Moio ha saputo spiegarlo attraverso illustrazioni e semplici paragoni anche ai neofiti. Un libro che ho amato tantissimo. Dell'atlante Modiale dei vini ho la nuova edizione eccezionale. Racchiude davvero tutto. Quello di Castagno è da un mucchio di tempo che vorrei comprare è un argomento non troppo facile e hai ragione leggerlo fino alla fine e aver memorizzato tutto è una grande impresa. Gli altri non li conoscevo. Vorrei tanto comprare e leggere quello di Salvo Foti su i vini dell'Etna. Deve essere meraviglioso è un luminare di quel territorio.

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  3. Grazie Ago! Dei libri che hai citato ho letto il Respiro del Vino del Prof. Moio, un libro affascinante che consiglio anch'io di leggere, magari saltando passaggi difficili e formule chimiche

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  4. Ben detto! Premessa impeccabile e sui libri... assoluta fiducia sull'analisi! Anche se faccio fatica a conciliare molte letture nella mia vita. Ora ho 3 libri aperti e vedo che mi occorre tempo a concluderli. Articolo interessantissimo ��

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  5. Ti ringrazio tantissimo per questo post, prenderò spunto, ...ad ora ho letto soltanto “il respiro del vino,” che come a molti qua sopra , è piaciuto tantissimo anche a me… Comunque anche se non con questi libri , si Studia sempre .... su YouTube ci sono anche tantissimi webinar molto interessanti ...

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  6. ho letto solo 'il respiro del vino' di Moio, mi riconosco nella tua descrizione, un libro molto tecnico difficile da leggere o meglio molto tecnico, ma sicuramente molto istruttivo.

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  7. Sai se esistono anche in versione ebook?

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