L’eccezione che conferma la regola

Tra le certezze più granitiche del mondo del vino, senza dubbio due riguardano la Borgogna ed i suoi vini.

Il primo è un aspetto “positivo”, ed è relativo alla loro grandissima qualità, al punto da farli annoverare – sia nel campo dei rossi (a base Pinot Noir) che bianchi (a base Chardonnay) – tra i migliori al mondo, se non addirittura al vertice assoluto.

L’altra, decisamente di tenore opposto, vuole che soprattutto i Rossi di Borgogna, per una serie di ragioni (clima continentale, vitigno difficile ed esigente, prezzi medi schizzati alle stelle) siano i vini con il peggior rapporto qualità/prezzo, e che per bere un buon vino proveniente da quest’area occorra spendere un capitale (o almeno una carta “verde”, quella da cento euro).

Sul primo aspetto, per (scarsa) esperienza personale non mi esprimo, anche perché avendo un portafoglio lontano dal livello “oligarca russo” o “sceicco arabo”, non mi sono mai avvicinato – nemmeno con un binocolo - ai miti di questa denominazione.

Sulla seconda affermazione, invece, sulla base delle mie esperienze pregresse mi permetto (umilmente) di concordare, anche se, come in tutte le regole, esistono – ed in tal caso direi per fortuna – le eccezioni.

Una di queste è senza dubbio rappresentata dalla bottiglia che ho avuto occasione di bere l’altra sera, un Bourgogne En Montre-Cul 2013 prodotto da Chateau de Marsannay, azienda decisamente importante e prestigiosa e con vigneti (e conseguenti vini) nei più blasonati e rinomati crus della regione.


Un’etichetta proveniente da un’appellation certamente minore - situato nel versante più settentrionale della côte de Nuits - e dal costo decisamente abbordabile (non superiore ai 20€).

Un vino che però, a dispetto delle premesse e per certi versi anche delle mie aspettative, si è rilevato essere uno gran bell’esempio di rosso borgognone.

Splendido e luminoso nel bicchiere, molto pulito ed elegante al naso – dove si è mostrato maturo ma non certo evoluto –, lineare ma al tempo stesso di grande piacevolezza ed equilibrio in bocca.

Certo, manca un po’ di corpo e profondità per l’eccellenza, ma si beve che è un piacere ed a questo prezzo, specie da queste parti, è davvero difficile trovare di meglio.

Se non l’avete già fatto vi consiglio vivamente di provarlo (meglio se con qualche annetto sulle spalle, come nel mio caso), e di farmi sapere cosa ne pensate!

Bourgogne En Montre-Cul 2013 - Chateau de Marsannay

Giudizio personale: 91/100

Uvaggio: 100%Pinot Noir

Affinamento: 11 mesi in botti di rovere francese

Fascia di prezzo: 15-20€

 

DEGUSTAZIONE

👀 Granato, abb.intenso, media densità, luminoso e trasparente nel bicchiere

👃Molto pulito, maturo ma non certo evoluto. Di media intensità, elegante e con complessità superiore alle attese. Tabacco, cola, spezie, leggera traccia balsamica, frutti di rovo. Alcol in sottofondo.

👄Di discreto corpo, fresco e sapidità, non particolarmente complesso ma estremamente piacevole ed equilibrato. Tannino leggero ed integrato. Buona persistenza, finale coerente su note speziate e boisè.

boisè.

Commenti

  1. Molto interessante caro Ago! L'ho gia segnato su Vivino

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  2. Anch'io ho difficoltà a trovare vini francesi di buona qualità /prezzo. Grazie del consiglio.

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    1. Di niente cara Silvia.
      A questo servono questi "luoghi virtuali" (app, blog o social che siano). A condividere informazioni tra persone che hanno in comune gli stessi interessi e le stesse passioni.
      Un saluto e grazie mille per averci letto e commentato!

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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