I nostri luoghi del cuore (4): San Teodoro
Può sembrare una banalità, ma ci sono vacanze e VACANZE (con la maiuscola).
All’interno del primo gruppo rientra la stragrande maggioranza di esse, luoghi anche molto belli che tendiamo però a dimenticare una volta tornati a casa, o quanto meno una volta trascorso l’inevitabile periodo di assestamento e ritorno alla vita quotidiana.
Nel secondo contenitore – invero molto piccolo – ci sono invece quei posti e soprattutto quelle esperienze che ci tornano nella mente anche a distanza di mesi o anni, ogni volta che ci fermiamo a pensare ai luoghi in cui siamo stati bene, in quanto entrate (definitivamente) nel nostro cuore.
Per noi, una delle VACANZE che ricordiamo con maggiore nostalgia, una delle esperienze che ci ha appagato e soddisfatto sotto tutti i punti di vista è certamente quella fatta qualche anno fa in Sardegna, più precisamente a San Teodoro.
Un luogo per cui non servirebbero parole a descriverne la bellezza, dato che sarebbe ampiamente sufficiente osservare – in religioso silenzio – le foto delle meravigliose spiagge presenti all’interno del suo territorio.
Che la Sardegna sia ricchissima di spiagge bellissime è cosa nota anche ai sassi ma la concentrazione di incantevoli panorami marini che ci sono in questo piccolo comune in provincia di Olbia-Tempio credo abbia davvero pochi eguali, in Sardegna ma probabilmente in Europa.
Fare una lista - o peggio ancora una classifica - sarebbe inutile e per certi versi riduttivo, ma come accade per Roma (che per essere visitata in maniera minimamente esauriente necessita di parecchi giorni) anche qui a San Teodoro per scoprire tutte le sue meravigliose spiagge una settimana rischia fortemente di non bastare.
Spiagge bianchissime e dal fondale generalmente molto basso, con intorno maestose rocce granitiche a garantirgli riparo e con acque di trasparenza impressionante, al limite del trascendente e dell’inumano.
Cartoline che sembrano appartenere ad un altro continente – visto che siamo abituati a vederle ai Caraibi, alle Hawaii o alle Canarie – e che invece esistono e sono realtà anche in Italia, a due passi da casa nostra.
Inoltre, al di là alle meraviglie del suo mare, anche passeggiare per San Teodoro è un’esperienza da ricordare, con i mercatini all’aperto che durante tutto il periodo estivo riempiono le vie del paese, rendendo ogni serata mondana, festosa ma al tempo stesso rilassante e familiare.
Dulcis in fondo, da queste parti si mangia anche benissimo, sia a base di pesce (e come potrebbe essere altrimenti, visto il mare…) che di carne, per di più spendendo il giusto, fattore importante ma assolutamente non scontato, per di più considerati i “prezzi standard” di parecchi famosi luoghi di villeggiatura sardi.
Per fare un paragone – banale ma al tempo stesso piuttosto realistico - con il prezzo di un aperitivo a Porto Cervo qui rischiate addirittura di cenarci.
Del vino, poi, stavolta non parlo, ma mi limito a dire che sia la Gallura (la patria del Vermentino) che la Barbagia (la “casa” del Cannonau) sono raggiungibili in un’ora di macchina.
Insomma, una località a cui non manca davvero nulla, facile da raggiungere sia che decidiate di arrivare in nave o in aereo (in quanto a meno di 30km a sud di Olbia), ideale per trascorrere dei giorni - parecchi, se potete – in cui tornare in pace con voi stessi, depurandovi dalle scorie della vita quotidiana.
P.S. Un piccolo/grande consiglio: venite in macchina (o se arrivate in aereo noleggiatela). Qui non siamo a Riccione, quindi i collegamenti funzionano ma non sono così capillari. In caso contrario, sarete fortemente condizionati negli spostamenti, e girare per le spiagge e le calette sarà decisamente più complicato.
San Teodoro è una meta sarda che mi manca, magari non in alta stagione. Concordo su tutto e aggiungo anche il Monica di Sardegna DOC, una piacevole scoperta dello scorso anno 😊
RispondiEliminaSalute cara Bianca! Innanzitutto grazie per aver letto e commentato questo articolo!
RispondiEliminaPer il resto, concordo appieno con te che queste spiagge si godono con maggiore soddisfazione nei periodi di minor affollamento.
Andarci in agosto toglie quasi completamente fascino ai luoghi e delle ambientazioni, ed infatti consiglierei la seconda metà di giugno o di settembre quali periodi "ideali" .
Per quanto concerne il Monica, è un vitigno che ho bevuto poco, quindi sospendo il giudizio in attesa di nuovi "test". Grazie del consiglio!!!
Magnifico non ci sono parole.
RispondiEliminaSolo leggervi mi viene voglia di partire con mio marito per goderci quella meravigliosa.
Anche per noi è lo stesso cara Silvia! Ogni volta che ne parliamo o che ricordiamo quei momenti ci torna la voglia ed il desiderio di tornarci quanto prima!
EliminaGrazie mille per averci letto e commentato. Alla prossima!!!