Noà Cusumano: bordolese per educazione, mediterraneo nell’anima
Pensi alla Sicilia e non può che tornarti alla mente il suo Sole, abbagliante e luminoso, che porta con sé il calore e la forza che quasi per osmosi si ritrova nei vini di questa terra.
Specie quando si originano dal Nero d’Avola, vitigno autocnono che più di ogni altro ha la capacità di esprimere in bottiglia carattere, alcolicità e vigore ad un livello elevato al punto da apparire selvaggio e primordiale.
Potenza senza controllo, quello che spesso – soprattutto fino a qualche tempo fa – difettava ai rossi prodotti da questo vitigno.
Ma quando all’indubbio miglioramento delle conoscenze tecniche dei produttori della regione si è aggiunta l’eleganza portata dall’inserimento degli uvaggi bordolesi, il mix risultante è divenuto esplosivo, dando vita a vere e proprie perle enologiche, etichette che con gli anni hanno conquistato critica e mercato al punto da divenire alfieri della Sicilia del vino del mondo.
Caso emblematico ed uno dei capostipiti di questa “dinastia” è senza dubbio il vino che mi sono ritrovato nel bicchiere l’altra sera, il Sicilia DOC Noà dell’azienda Cusumano.
Un blend di Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon prodotto all’interno della Tenuta Presti e Pegni vicino la città di Monreale, famosa nel mondo per il suo Duomo, vero e proprio gioiello dell’architettura arabo/normanna.
Un vino che prendendo in prestito una definizione cara ad un’altra regione potremmo definire un Super-Sicilian, un rosso flessuoso che seppur nato e pensato in anni in cui si ricercava potenza e concentrazione ha saputo dimostrare ricercatezza e finezza decisamente superiori la media.
Bordolese per educazione, mediterraneo nell’anima.
Noà Sicilia DOC 2013 – Cusumano
Giudizio personale: 92/100
Uvaggio: 40% Nero d’Avola 30%Merlot 30%Cabernet Sauvignon
Affinamento: dodici mesi in barrique
Fascio di prezzo: 18-22€
DEGUSTAZIONE
👀 Rubino con leggero accenno granato, cupo e piuttosto denso. A ben vedere manca un filo di luminosità, ma non sempre si può avere tutto.
👃Pulito, coerente agli uvaggi che compongono il blend, al territorio ed al passaggio in legno piccolo. Intenso e complesso, buona finezza. Impatto olfattivo dominato dalla frutta scura, matura l limite del sotto spirito, cui seguono note dolci (che ricordano il mou) ed una sottile speziatura erbacea a ricordare la macchia mediterranea. Una sottile sfumatura “animale” (quasi di carne) ed una leggera traccia balsamica completano il profilo.
👄Corposa, più larga che verticale, con equilibrio leggermente spostato sulle morbidezze anche se in un contesto di generale armonia. Leggera sapidità a ravvivare il sorso, calore alcolico (15°) che si sente pur rimanendo nei limiti, tannino integrato nella struttura. Persistenza molto buona, finale caratterizzata da una nota ammandorlata che asciuga leggermente il palato.
Ottimo! Tempo fa sono andata a una degustazione dei loro vini tra cui questo. 👏👏👏
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