La cantina perfetta: piccoli/grandi consigli per conservare al meglio il vino in casa

 

La cantina non è il soltanto il luogo ove il vino riposa ed invecchia (si spera bene).

E’ anche – e soprattutto – lo spazio fisico della passione del vino, il luogo (grande o piccolo che sia) in cui ogni appassionato che si rispetti ama trascorrere il tempo a guardare, ordinare, ascoltare, vedere crescere ed evolvere le bottiglie come fossero sue creature.

Oltre ciò, una bella cantina finisce anche per aggiungere ulteriore valore al vino, arricchendolo di un prestigio formale ma al tempo stesso indiscutibile (specie con chi ne capisce poco, e che quindi non ha idea dei vini che conservate nella vostra cantina…😊).

Inoltre, a seconda del “grado di passione” ma anche (e soprattutto) in relazione alle possibilità economiche, la cantina diviene un luogo in cui è stoccato anche un capitale in molti casi assolutamente non indifferente, e per tale motivo è importante – se non proprio fondamentale – rispettare una serie di regole, con il fine di permettere la miglior conservazione possibile del “patrimonio” in esso conservato.

Con questo articolo cercherò di fornire delle linee guida in materia di cantina, che a molti appassionati di lungo corso potranno sembrare ovvietà (ed in molti casi ammette che lo sono), ma che al tempo stesso per molte altre persone – che per curiosità o anche solo per errore si troveranno a leggere il post – finiranno per essere suggerimenti preziosi per evitare di disperdere i propri sacrifici, conservando prima e bevendo poi le bottiglie nelle migliori condizioni possibili.

Infatti, anche se nemmeno la migliore cantina trasforma un rospo in un principe, rimanendo nel campo “aristocratico” può di certo evitare che un nobile decada prima del tempo, ed oltre tutto in maniera sconsiderata.

Partiamo da due notizie, come da tradizione una buona ed una cattiva.

Quella buona: si può conservare il vino anche in un ambiente domestico, ossia senza dover necessariamente far ricorso ad una cantina interrata stile “Caveau del Bellagio in Ocean’s Eleven” e/o senza spendere una fortuna in sistemi motorizzati di aerazione. Anche se poter contare su uno spazio costruito – e pensato – ad hoc per lo stoccaggio e la conservazione del vino sarebbe certamente un gran bel punto di partenza.

Quella cattiva: se pensate che il vino sia un liquido inerte ed insensibile alle condizioni esterne (tipo Coca-Cola), oppure che sia resistente a tutto come la Vitis Vifinera da cui si origina avete sbagliato strada, ed anche di grosso. Il vino è un elemento vivo, ed ipersensibile ai cambiamenti, quindi necessità di cure e attenzioni.

Primo aspetto da tenere in considerazione: il vino è diverso da noi, e non ama la luce, né quella naturale né (soprattutto) quella artificiale

Infatti, la luce attiva ed accelera i processi di ossidazione, principali responsabili dell’evoluzione e della perdita di integrità del vino, ed è questo il motivo per cui le cantine sono sempre buie, oltre del fatto che il vetro utilizzato per la bottiglia sia di colore scuro anziché trasparente. Ovvio no?

Pertanto, se volete bene a voi stessi ed alle vostre bottiglie, trovategli un angolo riparato dalla luce, e se anche avete in mente di aggiungere alla vostra “cantina fai da te” delle luci led per farvi fighi con l’amico, limitatene l’utilizzo a quei pochi secondi di “scena”, per poi tenerle spente durante il resto del giorno.

 

Secondo aspetto: il vino non ama lo stress, quindi mal sopporta gli sbalzi di temperatura

Infatti, più che di una temperatura ben definita (i canonici 14°C) il vino – per la sua corretta evoluzione – ha bisogno di evitare sbalzi termici, che possono stressarlo al punto da farlo invecchiare precocemente ed in maniera piuttosto negativa.

Certo, le alte temperature sono da evitare come la peste (motivo per cui non si posiziona mai la cantina vicino alle fonti di calore, né in sgabuzzini troppo angusti che tendono a surriscaldarsi), ma se riuscissimo a conservare le nostre bottiglie in un ambiente in cui, a seconda della stagione la temperatura vari tra gli 8°C ed i 20°C e senza grosse oscillazioni giornaliere, potremmo dormire sonni tranquilli. 

Terzo aspetto: non sottovalutate l’importanza dell’umidità

L’umidità è un parametro che spesso non viene preso in considerazione, anche perché non facilmente valutabile, ma vi posso assicurare che ai fini della conservazione di un vino ha un’importante insospettabile.

Infatti, anche se un’elevata umidità può causare la formazione di muffe non proprio piacevoli, sia sul tappo che sulle etichette, ben peggiore è la situazione opposta, ossia un ambiente eccessivamente secco, che porta da un lato al disseccamento dei tappi (ed alla conseguenza ossidazione precoce del vino), e dall’altra a variazioni più rapide della temperatura.

Al fine di scongiurare il disseccamento del tappo, è inoltre importante la posizione della bottiglia, che va stoccata – e conservata – in posizione orizzontale, in maniera da avere sempre del liquido in contatto con una parte del sughero e quindi non compromettere la funzione “guarnizione” del tappo.

 

Quarto aspetto: il vino ama il silenzio

Per tale ragione, evitate di posizionare la cantina in ambienti (o in contesti) troppo rumorosi, per intenderci vicino ad una stanza che funge da sala prova o nelle vicinanze di una strada eccessivamente trafficata. Il rumore genera vibrazioni, che si riflettono nel vino causando modificazioni negative nella sua struttura.

Quinto (ed ultimo) aspetto: il vino è un “animale” solitario

Siete arrivati alla fine del percorso, ed avete scelto per la vostra cantina un ambiente buio, ben aerato e con pochi sbalzi termici, magari anche con buona umidità e lontano da fonti di rumore. Pensate di essere al riparo da problemi, ma forse avete dimenticato il rischio maggiore, quello della contaminazione del vino.

Il vino – tra le varie cose – è come una spugna, quindi ha la tendenza ad assorbire ogni forma di odore, compromettendo il suo profilo olfattivo e gustativo.

Evitate quindi – nella maniera più assoluta – di scambiare la cantina per una dispensa, ossia il luogo in cui stoccare ogni forma di ben di Dio alimentare ma anche detersivi o peggio barattoli di vernici.

Avete presente le cantine dei vostri nonni, quegli splendidi ambienti contadini in cui spesso insieme al vino venivano conservati prosciutti, salami ed olio d’oliva (e mi fermo qui…)? Vi siete mai chiesti il motivo delle innumerevoli puzze che sentivate nel vino? Adesso avete la (probabile) risposta…

 

Prima di chiudere, un ultimo consiglio, stavolta non sulla cantina in sé ma sulla disposizione delle bottiglie. Visto che l’aria calda tende a salire, è buona norma posizionare nei ripiani più in basso le bollicine, per poi passare ai bianchi, ai rosati (se vi piacciono…) ed infine ai rossi, quelli che – per una serie di motivi – vanno conservati a temperature leggermente più alte.

A questo punto, non resta che godervi la vostra cantina ma soprattutto tante belle bevute, speriamo quanto prima in compagnia di amici che condividono la nostra stessa passione. Prosit!!!

Commenti

  1. Un buon vademecum per la cantina...bell'articolo

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    1. Grazie mille caro Gabriele! i complimenti fanno sempre piacere, ed aiutano a migliorare ed a migliorarsi! Un abbraccio e buona giornata!

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  2. Grazie per l'amarcord sulle cantine. Se avessi spazi più grandi sicuramente ne approfitterei. Per ora mi accontento di una piccola sistemazione con tutti i parametri da te scritti 😊

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    1. Lo spazio è un problema di molti - me compreso - ed infatti per il momento mi "accontento" di 3 cantinette elettriche abbastanza ampie...ma la cantina è già in programma ed in costruzione! Un salutone e buona giornata!!!

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  3. Hai messo il dito nella piaga. A Natale cantinetta elettrica .... E poi si vedrà. Soddisfare tutti i requisiti che hai puntualmente elencato non è poi tanto semplice.
    Articolo molto utile

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    1. Grazie mille caro Alessandro! I complimenti, specie quando sono sinceri, fanno sempre un gran piacere. Per il resto, siamo sulla stessa barca, anche se ormai - dentro casa - lo spazio per le cantinette è ormai terminato.
      Infatti, sto provvedendo alla costruzione di una cantina ad hoc. :) Un abbraccio, e grazie ancora per aver letto e commentato l'articolo!

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  4. Articolo molto interessante per prevenire potenziali problemi, soprattutto ai pezzi pregiati. Sfortunatamente ho avuto in passato un'esperienza negativa a causa dell'allagamento della mia cantina e so cosa significa un eccesso di umidità.

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  5. Cantina è... dove c’è vino! 👃🍷

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