Vini al supermercato. Guida essenziale per orientarsi e scegliere bene
Dopo diversi anni di assaggi, di degustazioni e di bevute più o meno da ricordare, mi capita spesso di dare piccoli ma preziosi suggerimenti ad amici e conoscenti in merito all’acquisto di una o più bottiglie di vino.
Costoro, non essendo generalmente grandi appassionati (e quindi non abituati a comprare da enoteche o in cantina) hanno un unico denominatore che li unisce, un luogo ben preciso per il quale necessariamente passare: il supermercato.
Per questo, anche se fa poco figo – specie tra gli eno-strippati più talebani – parlare di tale realtà, ritengo sia comunque interessante (oltre che utile) parlare dell’acquisto di vino nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), su cosa scegliere e come orientarsi in questa vera e propria giungla di proposte e di offerte.
Chiaramente, non farò nomi né di aziende vinicole né di catene di distribuzione, ma mi limiterò a dare indicazioni generiche su cosa sia opportuno fare per evitare (in ordine di importanza):
- Intossicazioni
- Figuracce
- Fregature
PRIMO: EVITATE I DISCOUNT
Si, lo so, sembra la solita dichiarazione dell’eno-fighetto con la puzza sotto il naso, ma, sulla base della mia esperienza (oltre che dell’evidenza gusto-olfattiva) tali tipologie di catene sono sature di bottiglie che definire dozzinali è un complimento.
Vini generalmente prodotti con uve raccattate qua e là all’interno della denominazione ed in alcuni casi – quando il “disciplinare” lo permette – vinificate ed imbottigliate a centinaia di chilometri da dove sono state raccolte.
Insomma, concentrati di chimica che di genuino ed artigianale hanno davvero poco.
Se proprio posso darvi un consiglio qualora capitaste da queste parti (oltre a quello di darvela a gambe levate) è orientarvi verso vini di denominazioni con disciplinari un po' più rigidi e stringenti (quindi DOC e DOCG), e che soprattutto riportino nel retro-etichetta la dicitura “imbottigliato all’origine”.
Almeno, avrete la garanzia che il vino sia stato vinificato ed imbottigliato negli stessi luoghi in cui sono state raccolte le sue uve, e – al di là della qualità assoluta del prodotto – eviterete l’immancabile mal di testa al risveglio.
SECONDO: NON GUARDATE (ED ACQUISTATE) I VINI DEGLI SCAFFALI IN BASSO
Ok. Avete evitato il discount e siete davanti al banco vini di un grosso supermercato.
Un consiglio che mi sento di darvi, poco tecnico ma molto pratico, è quello di evitare lo scaffale più in basso.
Per motivi di marketing è di norma (o meglio quasi sempre) pieno zeppo di vini della “grandissima distribuzione”, ossia prodotti da aziende che fanno del brand e della capacità di vendita la loro unica forza, molto spesso a discapito della qualità del prodotto.
TERZO: OGNI VINO HA IL SUO (GIUSTO) PREZZO
Bene. Hai lasciato sul posto - con un’accelerazione degna del miglior Messi – i vini dello scaffale più in basso, ma la scelta è ancora molto ampia e stai cominciando ad avere mal di testa.
Cosa acquistare? La risposta è semplice ma al tempo stesso complessa: dipende da quanto volete spendere.
Cerco di articolare il ragionamento. Ogni tipologia di vino, per una serie di ragioni (commerciali, legate al territorio ed al vitigno o dovuti alle regole imposte dal disciplinare) ha un range di prezzo differente, e pertanto, quando si decide di acquistare un vino, non si può non considerare l’aspetto legato al budget a propria disposizione.
Sulla base della mia esperienza, posso dirvi che:
- Sotto i 5 €/bottiglia è complicato trovare qualcosa di “drinkabile”. In tal caso, è più indicato passare allo sfuso, magari trovando un’azienda (locale e di fiducia) che commercializza questa tipologia di prodotto
- Nella fascia 5-10 €/bottiglia è invece possibile trovare buoni vini e quindi bere con discreta soddisfazione, a patto di scegliere tra quelli prodotti da aziende generalmente grandi ed affidabili (cantine cooperative in primis) e soprattutto in zone in cui le condizioni climatiche ed il vitigno permettono di dar luogo a vini di buon corpo anche partendo da rese molto alte. Quindi, per capirci, meglio un Primitivo, un Negramaro o un Nero d’Avola che un Nebbiolo, un Sangiovese o un Aglianico
- Nella fascia 10-20 €/bottiglia, essendo – fortunatamente – in Italia, l’offerta è decisamente variegata, e non è poi così difficile arrivare a vini di elevata qualità. Il consiglio, in tal caso, è di evitare le denominazioni più famose (Barolo, Barbaresco, Brunello ed Amarone), che hanno prezzi generalmente più alti e che quindi – in questa fascia di prezzo – presentano etichette di livello basso. Per questo motivo, rimanendo sempre in tema “rossi”, le denominazioni “ideali” sono per me il Chianti Classico, il Montepulciano d’Abruzzo o il Cannonau di Sardegna (meglio ancora se di Mamoiada)
- Infine, se il vostro budget superasse i 20€/bottiglia, avete probabilmente sbagliato posto. In tal caso è consigliato rivolgersi ad un’enoteca in cui trovare un’offerta decisamente più ampia ed una competenza (si spera) maggiore
QUARTO (ED ULTIMO): PRESTATE ATTENZIONE ALLE OFFERTE
Ultima cosa di cui tener conto, se al supermercato volete acquistare buoni vini a prezzi interessanti, è quello di tenere in forte considerazione le offerte che questi propongono.
Sconti importanti, che ben difficilmente potrete mai trovare nelle enoteche (sia fisiche che online), e che in certi periodi dell’anno permettono di portarsi a casa vini di ottima qualità anche al 50% del prezzo standard, ma anche di farsi una bella scorta di vini “passpartout”, quelli buoni con tutto e perfetti per ogni evenienza.
Quindi, se proprio volete comprare vini al supermercato (cosa che in generale andrebbe evitata o comunque limitata, per una serie di aspetti etico/economici che se approfonditi richiederebbero un intero articolo), osservate i prezzi che questi hanno durante l’anno, e guardate i volantini!
Tutto vero, carissimo Ago! Non riesco proprio a capire cosa ci sia in una bottiglia venduta, non solo al discount, ma anche nei supermercati, a 2 euro se non a meno. Mal di testa assicurato!
RispondiEliminaSalute a te carissimo Umberto! Cosa ci sia in bottiglie del genere è molto difficile da sapere...di certo c'è pochissima uva!
EliminaBattute a parte, ti ringrazio molto per averci letto e commentato. Continua a seguirci!!!
Sono assolutamente d'accordo con te sulla categoria discount che trovi prodotti a bassissimo prezzo con qualità davvero scarse. Da definirli dei veri "buca stomaco" sennò fegato. Sinceramente sapendo bene cosa scegliere e il proprio valore mi capita di comprare al supermercato trovando spesso occasioni su etichette conosciute, che comparate alle enoteche hanno sempre un ribasso sul prezzo. Non voglio dire troppo... perché sto lavorando anch'io su post che da le mie risposte riguardo a questo argomento
RispondiEliminaCiao cara Silvia! Purtroppo in certe catene di distribuzione alimentare si distribuiscono prodotti di livello davvero infimo, che tra le varie cose - oltre a provocare bruciori di stomaco / mal di testa vari, determinano anche una perdita di valore per le denominazioni a cui appartengono. E' normale che quando il consumatore medio trova sullo scaffale un Chianti Classico o un Montepulciano d'Abruzzo a 3€, poi non ha motivo per spenderne 10-15€, perchè in automatico associa a questa tipologia di vini un valore molto basso. Ma questo è un discorso molto ampio, che probabilmente approndirò in un prossimo post.
EliminaPer il resto, ti ringrazio per averci letto e commentato, ed aspetto il tuo post sull'argomento!!! :)
Aggiungo che non di rado i prezzi della gdo sono decisamente più alti rispetto a quanto si trova online.
RispondiEliminaUn opportunità si presenta talvolta quando un noto big della gdo imbottiglia, su licenza, proprio le denominazioni più famose (es. Amarone Bolla, e così Barolo .., Brunello.. di produttori non di primissima fascia ma ben conosciuti e di sicura reputazione. In offerta si sta tra 15 e 20 € e credo ne valga la pena.
Salute carissimo Alessandro! Il tuo ragionamento è corretto, ed infatti bisogna conoscere i prezzi dei vini per capire bene se convenga - o meno - acquistare vini in queste catene di distribuzione. In ogni caso, su vini prodotti da aziende molto grandi ed affidabili - vini dai grandi numeri - i prezzi che riescono a praticare nella GDO sono irraggiungibili per ogni altra forma di distribuzione, quindi in quel caso la "convenienza" è garantita.
EliminaGrazie per averci letto e commentato...ti aspettiamo prossimamente sul nostro blog!
Ho acquistato alcune volte vino , al supermercato e al discount.... dai 5€ in su, e devo dire che non sempre si beve male, anzi .... ricordo almeno 3 etichette che ho preso più volte con soddisfazione... giustissimo il fatto di stare sulle Doc/DOCG.... a volte mi è capitato di cercare in fondo allo scaffale e di trovare anche annate più vecchie allo stesso prezzo... stando sui 10€ ho bevuto benissimo.... fortuna....
RispondiEliminaa volte i responsabili degli acquisti delle catene riescono a spuntare dei prezzi da paura ai produttori che , purtroppo per loro altrimenti non riuscirebbero a vendere tutto il loro prodotto.... a noi va bene, ma a loro un po’ meno....
Salute carissimo!!! 🍷🍷
Salute a te carissimo Paolo! Concordo on te... su una certa linea di prodotti (vini dai grandi numeri ma al tempo stesso stesso molto affidabili) i prezzi che trovi a scaffale sono impensabili per le altre forme di distribuzione (enoteche di ogni tipo ma anche direttamente in cantina), quindi cercando bene si possono trovare occasioni di non poco conto.
EliminaMa in ogni caso, per una serie di motivi (in primis etici) il mio consiglio è di limitare gli acquisti di vino dalla GDO solo a queste casistiche...
Per il resto, grazie per averci lett e commentato. Alla prossima!!!
Pienamente d'accordo con te! A me è capitato, sempre parlano di etichette di un certo prezzo, di andare direttamente in cantina e di pagarle di più che al supermercato... Non parlo di tipologia di vino, ma proprio la stessa è medesima bottiglia... Giusto un mesetto fa ho fatto una degustazione in cantina e al termine ho deciso di prendere una loro bottiglia di chianti classico e 15€... Qualche giorno fa passando tra gli scaffali di un supermercato vicino casa (che non frequento quasi mai) vedo la stessa medesima bottiglia in vendita a 8€... Da mordersi le dita...
RispondiEliminaE' vero caro Stefano...queste cose capitano spesso, soprattutto quando si tratta di aziende dai numeri importanti.
EliminaPer questo motivo, se posso preferisco visitare cantine più piccole e di nicchia, che di solito non vendono nella GDO.
Anche se, anche in questo caso capita (e non di rado) che il prezzo dei vini in cantina sia superiore a quello che si può trovare online.
Grazie mille per averci letto e commentato. Ti aspetto prossimamente!
Uno degli articoli più interessanti. Concordo su tutto al 100%. Aggiungo che, su vini di fascia alta o molto alta, nella GDO (ma in realtà senza generalizzare e fare pubblicità penso ad un'unica catena) si possono raggiungere livelli di sconto inarrivabili per qualunque altro canale.
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti caro Andrea! Fanno sempre piacere ed aiutano a migliorare ed a migliorarsi.
RispondiEliminaTi aspetto prossimamente sul blog!
È sempre bello andare al supermercato, ma io ho la fortuna di lavorarci. Da noi hanno rimodernato da poco e hanno posizionato delle nuove macchine distributrici di frutta già fatta a pezzi tipo macedonia. Sono delle macchine moderne con tastiera a membrana super eficiente.
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