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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Fattoi 2011, un Brunello coi fiocchi

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  Un’azienda a carattere familiare ma al tempo stesso di grande valore e da anni al vertice della denominazione nel rapporto qualità/prezzo, in cui è normale che i “protagonisti della storia” (Nonno Ofelio, i figli Leonardo e Lamberto e l’ultima generazione rappresentata dall’inesauribile Lucia) vi accolgano – per una degustazione o per una visita - dopo una giornata di faticoso lavoro trascorso in vigna o in cantina. Un terroir di assoluto rispetto, situato nel settore sud-ovest dell’ampio territorio comunale, ad un’altezza di circa 350 metri e poco lontano dalla famosa Pieve di Santa Restituta, vicino a grandi interpreti di questo territorio (se non proprio mostri sacri), produttori che negli anni hanno contribuito a scrivere la storia del Brunello di Montalcino e del sangiovese toscano. Un’annata che probabilmente non verrà ricordata come una delle più importanti e longeve della storia ma che oggi, a poco meno di dieci anni dalla vendemmia, sta esprimendo al meglio il suo po...

2011 Brunello by Fattoi, a thrutful Sangiovese expression

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  A winery Estate of great value and since many years at the top of the appellation about price/quality ratio, in which it is normal that the "protagonists of history" (the Grandfather Ofelio, his sons Leonardo and Lamberto and the last generation represented by the gentle and qualified Lucia) welcome you - for a tasting or for a visit - after a hard day's work spent in the vineyard or in the cellar. An absolutely interesting terroit, located in the southwestern sector of the municipal area, at a height of about 350 meters and not far from the famous Santa Restituta Church, close to great interpreters of this territory (if not really sacred monsters), producers who over the years have contributed to writing the history of Brunello di Montalcino and Tuscan Sangiovese. A vintage that will probably not be remembered as one of the most important and long-lived in history but which today, just under ten years after the harvest, is expressing its full potential. Three fac...

GRECO DI TUFO PIETRACUPA, QUANDO L’ASSAGGIO RIPAGA L’ATTESA

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  Il tempo di attesa è parametro di importanza capitale per chiunque possa anche solo ambire a definirsi appassionato di vino. Acquistare una bottiglia per lasciarla poi riposare in cantina, per mesi, anni o – in alcuni casi – decenni, aspettando con frenesia ed impazienza il momento “perfetto” per aprirla (che auspicabilmente dovrebbe combaciare con il suo picco evolutivo) è pertanto quasi una necessità, una tappa obbligata nel percorso di ricerca dell’estasi bevitoria, di quelle bottiglie che con il tempo hanno la capacità di acquisire quella sorta di magia in grado di renderle uniche ed irripetibili. Chiaramente, questa esigenza è sentita maggiormente nel caso dei grandi rossi da invecchiamento (che generalmente richiedono del tempo per smussare gli spigoli acido/tannici che hanno in gioventù, oltre che per acquisire complessità e profondità), meno se parliamo di vini bianchi, che al di là delle capacità di tenuta nel tempo sono generalmente più pronti ad un consumo immediat...